Nella galleria degli Affreschi del Grand Hotel San Gemini, a Palazzo Santacroce, il turismo e l’innovazione legate alla regione Umbria sono state analizzate e approfondite nell’incontro organizzato dall’associazione culturale “Più Umbria”. Il presidente di Più Umbria, Antonio Tacconi, ha presentato l’evento: “Un workshop che vuole mettere in relazione gli operatori del settore per fornire diverse chiavi di lettura. Dal turismo digitale, al turismo rigenerativo, alle tendenze del turismo a livello nazionale e potersi confrontare su questi temi fa crescere la consapevolezza su questi temi”.
Al tavolo presente anche Paola Agabiti, assessore regionale al Turismo: “I numeri del 2023 sono davvero significativi perché contiamo quasi 7 milioni di presenze di turisti. Il lavoro che abbiamo attivato quindi ha funzionato. In particolare, se pensiamo al turismo lento, che è anche una forma culturale, come l’enogastronomia, il turismo religioso, ecco che la pandemia ha dato la possibilità di andar incontro al turista, al viaggiatore, al visitatore, che cerca una vera e propria esperienza. L’Umbria ha tutte le caratteristiche per essere attrattiva. L’Umbria non può promuovere un solo segmento, ma deve essere un’osmosi di promozione e valorizzazione. Il segreto che ha portato a raggiungere i risultati del 2023 e dei primi mesi del 2024, in termini di presenze, è non solo la destagionalizzazione, ma sono anche gli eventi di promozione, come le fiere. È importante anche riqualificare e far conoscere l’autenticità dei borghi, mettendo a sistema ogni segmento dell’attrattività turistica. Dobbiamo garantire l’accoglienza e le strutture ricettive alberghiere. La Regione, per questo, oltre ai 25 milioni stanziati e finanziati con 206 progetti, sta per pubblicare un avviso che si attesterà sempre intorno ai 25 milioni. L’Umbria deve avere una promozione sistematica, costante nel tempo, dobbiamo far conoscere la nostra identità”.
“La regione Umbria ha una grande vocazione turistica e naturalistica – sostiene Antonio Tacconi – in passato, anche a Terni prima dell’arrivo delle Acciaierie, il comprensorio ternano era a vocazione turistica. Venivano le persone da tutta Europa per vedere la cascata delle Marmore o il Ponte di Augusto. Ha dunque delle bellezze che possano attrarre i turisti. Siamo anche facilmente raggiungibili come regione, per quanto ancora c’è da fare sulle infrastrutture, la sua vicinanza a Roma, Firenze, Napoli, è molto rilevante e dunque il turismo è una risorsa peculiare. Lo dimostra l’aumento dei turisti e le strutture alberghiere che registrano un incremento delle prenotazioni”. Presente anche Luciano Clementella, sindaco di San Gemini: “L’associazione Più Umbria ha una grande valore. Lo evoca già il nome, “Più Umbria” che identifica un percorso che si sta portando fortemente portando avanti, ovvero l’attrattività della nostra Regione. La nostra mission, quindi, è quella di valorizzare e promuovere ciò che abbiamo nel nostro territorio”.
Il primo argomento analizzato è stato il contesto e le tendenze del sistema alberghiero in Italia. A parlarne Gabriele Palandri, direzione sviluppo Franchising Gruppo UNA Spa, il quale ha spiegato: “L’Italia, dall’ultimo censimento del 2023, conta circa 225 mila strutture ricettive che offrono oltre 5 milioni di camere e gli alberghi rappresentano il 13%. Siamo intorno alle 30 mila strutture. Ma negli ultimi 10 anni abbiamo perso circa mille strutture”.
“La tecnologia digitale può mettersi al servizio del turismo – sostiene Paolo Luchetti, di Euromedia Srl, protagonista del talk Turismo digitale, web intelligence per i servizi innovativi per il turismo smart – sotto diversi vari punti: stimolare il desiderio per una destinazione o esperienza turistica anche attraverso analisi predittive, esponendo contenuti e prodotti turistici in base alle presenze; proporre esperienze di viaggio sulla base delle destinazioni, prenotare o acquistare facilmente online, fornire strumenti tecnologici”.
“Turismo rigenerativo. San Gemini dalle risorse locali al turismo esperienziale”, è stato il titolo del successivo incontro con Carmen Bizzarri dell’università Europea di Roma, la quale ha sottolineato come: “Il turismo deve diventare una materia da studiare e capire. Il turismo è trasversale a tantissimi altri settori produttivi. Il turismo ha mille sfaccettature che permettono una professionalizzazione. Potrebbe essere anche una fonte di guadagno maggiore per quanti si affacciano al turismo come lavoro. Deve essere professionalizzato ma anche pagato bene”.
“Il turismo rigenerativo è un concetto che supera le esperienze che abbiamo già fatto su un turismo compatibile con l’ambiente e che porti a fare esperienze solo di breve periodo – afferma Manuela Stefoni – Quello rigenerativo mira a migliorare la regione e ‘area coinvolta nel medio e lungo termine con esperienze che lascino il segno nel territorio e che consentano alla famiglia e alle persone di effettuare esperienze che rigenerino il territorio. Si coinvolge quindi la persona in attività pratica”.
Federico Rubini, marketing consulente e Andrea Giuli, comitato promotore cammino di San Valentino hanno posto all’attenzione il tema del “Turismo lento. I casi dei cammini di San Valentino e le terre dei borghi verdi”. Rubini: “Le terre dei Borghi Verdi è un progetto teso alla definizione di un prodotto turistico organico basato sull’offerta di itinerari, cammini e vie, e sulla realizzazione di strumenti innovativi per la sua promozione e fruizione”. “Il cammino di San Valentino – ha spiegato Andrea Giuli – raccoglie le bellezze paesaggistiche e architettoniche del comprensorio ternano. Ne è nato un percorso percorribile. Sono già arrivati molti turisti, dall’Emilia Romagna, dal Nord Italia per prender parte all’iniziativa. Il progetto sarà presentato anche a Palazzo Carrara. Si parte e si arriva dalla basilica di San Valentino per percorrere il territorio di Miranda, Monti Martani, Sant’Erasmo, San Gemini, Casuale, Narni, Gole del Nera, Collescipoli.
Antonio Tacconi, protagonista del talk “Imposta di soggiorno e opportunità per lo sviluppo sostenibile dell’offerta turistica, da imposta sul ricettivo a imposta dell’ospitalità” ha sottolineato quanto sia impattante la coesione e la condivisione dei percorsi messa in atto dal comune di Neuchatel, in Svizzera. Un modello che dovrebbe essere replicato anche in Italia, in Umbria in particolare modo. “Come poterci operare per far sì che possa diventare un qualcosa di positivo la tassa di soggiorno? Ho voluto intervistare Yann Engel, direttore turismo Neuchatel in quanto in questo Cantone si sono organizzati per dare una gratuità a tutti i turisti che vengono a Neuchantel. Quindi, pagando qualche franco di tassa di soggiorno, hanno la possibilità di viaggiare gratis sui bus del Cantone, entrare gratuitamente nei musei”.
Manuela Stefoni, in chiusura della giornata di workshop, ha posto sotto i riflettori “Partnerariato pubblico privato per lo sviluppo tramite fondi diretti UE e fondi regionali, complessa e poco conosciuta opportunità da mettere in campo”, spiegando chi può ottenere i funzionamenti dell’UE: “Ricercatori, agricoltori, imprese rurali, piccole e medie imprese, giovani, enti pubblici, organizzazioni non governative e senza scopo di lucro. Il progetto deve essere presentato telematicamente da un consorzio composto da almeno 3 soggetti, pubblici e/o privati di Stati europei o paesi associati diversi”.
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