America is back.
L’altro ieri Donald Trump è intervenuto di fronte al congresso americano e a me è rimasta un’impressione. Trump non è un pazzo, Trump non vuole la terza guerra mondiale e Trump non trama nell’ombra per sovvertire la democrazia americana.
Prima di ogni cosa, Trump è stato, ed è ancora, un’imprenditore. E come ogni imprenditore sa, per fare affari ci devono essere delle condizioni di fondo: pace, tutela dei mercati interni in crisi, materie prime disponibili. Su queste ultime sta scommettendo: l’accesso alle terre rare in Ucraina – ha anche promesso di condurre «azioni storiche per aumentare in modo drammatico la produzione di minerali critici e terre rare» in America – permetterebbe di sviluppare maggiormente settori strategici come l’energetico, il militare, l’elettronico e il medico.
Non comprendere questo significa rimanere a guardare dalla banchina un treno che corre verso il futuro.
America is back